Olandese
Nederlands, Vlaams
Nederlands, Vlaams
21 milioni (più 5,6 milioni parlanti afrikaans)
Olanda, Belgio, Suriname, Aruba, Curaçao, Saint Martin; UE Unione delle Nazioni Sudamericane, usato non ufficialmente dalla Comunità Caraibica.
Francia (20-40.000), Germania (Kleve, Bergisch Est)
USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda
L'olandese è una lingua pluricentrica, con particolari sviluppi in alcuni territori. La variante nordica è la varietà dominante e la tendenza per le altre è la convergenza verso essa.
Afrikaans - una lingua fraterna.
L'afrikaans è l'unica lingua creola, basata sull'olandese, fin oggi ampiamente utilizzata e una delle undici lingue ufficiali del Sudafrica. Ancora, è una delle poche lingue creole che ha acquisito lo status di lingua standard e lingua letteraria. L'afrikaans e l'olandese sono mutualmente intellegibili seppur differenti.
Mal attestato.
impiegato in molti documenti e nella letteratura
scienza e letteratura
Traduzione della Bibbia (Statenbijbel), S. Stevil crea la terminologia scientifica, Età dell'Oro per la cultura olandese.
Congresso a Gand
Prima ortografia comune
Riforma ortografica di Marchant - soppressione delle desinenze dei casi.
Miglioramento dell'ortografia e ortografia alternativa ("bianca")
Non risulta facile dire quante lettere ha l'alfabeto olandese. Nemmeno nei manuali d'ortografia più importanti esiste una lista delle lettere. LA lista più comune ha 28 lettere, ma "Q", "X" e "Y" sono usate solo nei prestiti linguistici. Altro problema controverso è se il digramma "ij" (come in IJsland - Islanda), è una lettera indipendente o no. Nell'olandese si utilizzano molti segni diacritici che sono approssimativamente 15 (secondo il seguente grafico). Tuttavia essi non sono considerati lettere indipendenti. Un buon conoscitore dell'ortografia olandese deve conoscere bene anche l'inglese poiché non esistono equivalenti dei prestiti baby, privacy, etc. Un tratto proprio dell'olandese è la combinazione delle lettere "s-" ‘s-Gravenhage, ‘s-Hertogenbosch.
L'olandese ha circa 40 fonemi: 24 consonanti e 16 vocali, inclusi 4 dittonghi. LA differenza tra vocali lunghe e corte è molto importante. Il libro dei Guinness menziona il dialetto olandese weert come il sistema linguistico che possiede più vocali al mondo.
Uno dei suoi più difficili da pronunciare per lo studente di lingua olandese è il dittongo "ui" ([œy] cipolla), come anche la diversificazione tra "f" e "v" (essendo quest'ultimo caratteristico dell'olandese): la differenza risiede non nella vibrazione delle corde vocali, ma nella durata di tale vibrazione. Ci sono anche "h-suoni" (g, ch, [ɣ], [x] e h – chaos, lach, hoog).
Il vocabolario olandese è principalmente di origini germaniche, con un gran numero di prestiti latini, tedeschi, francesi, inglesi - più o meno in quest'ordine per quanto si riferisce al tempo e la quantità dei prestiti. Tuttavia la parte più importante ed espressiva dell'olandese non risiede nel vocabolario, ma nelle metafore ed espressioni idiomatiche che danno a questa lingua una dimensione molto visiva. Questo fenomeno riceve il nome di beeldspraak (linguaggio pittorico) ed è molto apprezzato in qualsiasi tipo di narrazione. In molte occasioni questi ricorsi linguistici sono intraducibili.
Gli olandesi sono noti, tra le altre cose, per il loro amore per il pattinaggio. Per questo, esistono molti termini in questo ambito che risultano intraducibili. La maggior parte di questi viene dal frisone. Ad esempio klunen, che significa "passare attraverso un pezzo di terra situato tra due zone coperte di ghiaccio", Koek-en-zopie significa "pezzo di torta e bevanda calda consumati durante il pattinaggio, o il chiosco che li vende". Esistono altri termini non traducibili relazionati con acqua, canali, dighe, stagni, laghi, etc. poiché l'acqua è parte importante della vita di questa nazione che è situata sotto il livello del mare. Alcune di queste parole sono state prese in prestito da altre lingue, ad esempio bulevar (originariamente: bolwerk - "baluardo", "bastione", "barricata", "costruzione du carattere difensivo ubicata davanti a una fortezza", manichino (originariamente dal flamenco: mannekke - "ragazzo, giovane, uomo giovane, ragazzo piccolo", capo (originariamente: baas). In inglese e russo esistono molti termini marinareschi e navali provenienti dall'olandese, ad esempio lo "scorbuto" (originariamente scheerbuik - "ventre malato"). Infine, tutti conoscono polder, diga, zoccoli e tulipani.